Le prestazioni sessuali effettuate in videoconferenza a pagamento sono da considerare come prostituzione. La Corte di Cassazione si è espressa sul fenomeno delle cam-girl che si spogliano in webcam in cambio di denaro o ricariche telefoniche.
Nella sentenza n.37188 della terza sezione penale della Suprema Corte si stabilisce che: le prestazioni sessuali eseguite in videoconferenza in modo da consentire al fruitore delle stesse di interagire in via diretta ed immediata con chi esegue la prestazione, con la possibilità di richiedere il compimento di atti sessuali determinati assume il valore di atto di prostituzione e configura il reato di sfruttamento della prostituzione a carico di coloro che abbiano reclutato gli esecutori delle prestazioni o ne abbiano consentito lo svolgimento creando i necessari collegamenti via internet o ne abbiano tratto guadagno.
I giudici si sono espressi sul caso di un gestore .... contnua nel link
fonte:
web20.excite.it/pagare-una-webcam-girl-e-prostituzione-N55...