00 30/11/2006 18:07

Paolo Guzzanti, Il Giornale, 3 settembre 2006:

"È stato un errore devastante aver ignorato ciò che il Parlamento della Repubblica italiana ha prodotto attraverso la Commissione Mitrokhin e ora c'è bisogno di uno scossone ideologico, di traumi e di gente che nella schiena abbia un filo di ferro e non di lana".





Paolo Guzzanti, Rivoluzione italiana, Il Blog di Paolo Guzzanti, 29 novembre 2006:

"Cari amici, tanto per gradire si è aggiunta ai miei guai anche un ritorno della mia ernia del disco per cui vivo imbottito di antidolorifici. Ho ieri risposto ad Amato che il governo non può processare il Parlamento e le sue commissioni, ma semmai il Parlamento può processare un esecutivo. Amato ha risposto che lo sapeva bene, cosa di cui non dubito. Non esiste dunque e non è mai esistita la possibilità di “processare la Mitrokhin”. Io ho poi chiesto pubblicamente su RaiNews 24 di ieri l’altro di essere ascoltato dal Copaco, perché il Copaco è un organismo parlamentare. Sarò lì come accusatore e non come accusato. Procederò per calunnia nei confronti di chi ha messo in giro la fabbricazione ignobile e miserabile che nasce tutta e soltanto da un articolo di giornale non firmato (per lo sciopero dei giornalisti) in cui un mercenario che conferma di essere un mercenario prima afferma di avermi conosciuto e di aver visto con me delle inesnsistenti “strutture” (in pratica un mio perosonale servizio segreto deviato) e poi di fronte alla mia energica smentita e contrattacco fa marcia indietro. Rintuzzeremo tutto, distruggerò questa macchinazione che è identica a quella del 2002 quando cercarono di farmi abboccare alle accattivanti rivelazioni di un detenuto italiano in un carcere francese che pretendeva di farmi scrivere che Fssino prendeva le tangenti in sacchi di iuta per telekom Serbia. Amici, questo è un gioco pesantissimo e non lo si può giocare e stare sul campo senza aver fatto anni di esperienza: questa è gente che fabbrica la caccia alle streghe, fabbrica le streghe, i complotti, i crogioli e i roghi. Per sapere stare di fronte a questa gente occorrono spalle larghissime, emotività sotto controllo, capacità di reagire con le armi della verità. Vedete, stare dalla parte della verità è formidabile: chi usa la menzogna ha bisogno di un coro, di un polverone di massa, di furia collettiva. Chi usa le armi della verità ha in mano una spada che non si spezza mai, che ha sempre il filo tagliente e la lama lucente. E’ una partita che richiede lucidità, serenità, certezza di essere protetti dal culto della libertà.
Per questo ho chiamato questo sito Rivoluzione Italiana. Per questo noi stiamo GIA’ facendo la rivoluzione. Non pensate che le mie vicende siano una cosa, che molto mi soverchia e mi paralizza, e la rivoluzione sia un’altra amministrazione, purtroppo bloccata da tutto questo da fare che io ho. Il da fare che io ho è il motore di questa azione e vorrei che tuti voi ve ne rendeste conto. Vorrei che vi organizzaste da soli, che città per città e regione per regione vi incontraste e vi organizzaste, chiamandomi quando siete pronti. Il 2 dicembre è una data importante, importantissima, e se potremo ci faremo vedere e notare. Ma non è la data del nostri inizio. La data del nostr inizio si ripete ogni giorno..."




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FONTI:


IL GIORNALE
03-09-2006
FORZA ITALIA LA VORREI COSÌ
di Paolo Guzzanti
www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=115771&START=3314&XPREC=1711



RIVOLUZIONE ITALIANA
Il Blog di Paolo Guzzanti
DA LEGGERE SUBITO. PER GLI AMICI DELLA RIVOLUZIONE ITALIANA, MA PIU’ ANCORA PER I NOSTRI NEMICI, COMPRESI QUELLI INTERNI AL BLOG
29 Novembre 2006
www.paologuzzanti.it/archives/278






INES TABUSSO