Secondo me l'Italia è stata ad un passo dal trasformarsi, negli anni '90, in una democrazia referendaria in stile svizzero. Fino al 1990 si sono avuti appena tre referendum: 1974 (divorzio), 1982 (aborto), 1987 (nucleare). Faccio notare che dal 1946 al 1974 non ce ne è stato nemmeno uno. Negli anni '90 una moltitudine, nemmeno li ricordo tutti
Mi pare
1990 (mi viene in mente solo la caccia, ma c'era sicuramente altro), 1991 (preferenza unica e altri), 1993 (maggioritario e altri), 1995 (tv), 1999 (abolizione quota proporzionale), 2001 (approvazione riforma costituzionale), 2005 (si sa...) Non so nemmeno se sono giusti però si nota un aumento esponenziale del numero dei referendum: in 44 anni ne abbiamo avuti, compreso quello del 1946, appena 4, nei 15 anni successivi almeno 7. Purtroppo l'ignavia degli abitanti del paese ha portato ad un declino dell'istituto referendario: prova lampante è l'apparentamento dei radicali con l'Unione; evidentemente anche loro ritengono esaurita, almeno a medio-breve termine, la fase referendaria della nostra politica. Quello che più mi stupisce è la sfiducia degli italiani x la politica e (soprattutto) x i politici: li considerano poco più che feccia e poi non votano ai referendum, l'unico momento della vita politica in cui il cittadino decide senza mediazioni della classe politica!
Sayonara