La creazione ed i giorni creativi

F.Delemme
00domenica 18 ottobre 2009 22:20
L'ignoranza e l'arroganza creano confusione

Avete mai letto un libro?
Normalmente inizia con una prefazione ed un prologo.
La prefazione è un'attestazione. L'autore di un libro, o altra persona, la pone all'inizio dell'opera per illustrarne alcuni profili e ne assicura una buona lettura del testo.
Il prologo indica una scena introduttiva, oppure una introduzione a un'opera.
Precisato questo, diamo uno sguardo alle attività creative riguardanti la terra.
Genesi, dal capitolo 1 fino al capitolo 2, versetto 3, dopo aver parlato della creazione dei cieli fisici e della terra, fornisce uno schema delle ulteriori attività creative riguardanti il nostro pianeta.

Il capitolo 2 di Genesi, dal versetto 5 in poi, è un racconto parallelo che inizia a un certo punto del terzo “giorno”, dopo la comparsa dell’asciutto ma prima della creazione della vegetazione terrestre. Tratta particolari che non sono menzionati nello schema generale di Genesi capitolo 1.

Le Sacre Scritture non necessitano di una prefazione, nel senso letterario del termine, ma leggendo attentamente il primo capitolo della Genesi e i versetti iniziali del secondo capitolo, chi ha dimestichezza con i libri, capisce subito di cosa si tratta.

Se altrove affermano cose strane, diciamo con serenità che si tratta di persone che fanno fare giochi di prestigio agli Scritti Sacri.
Se amate la verità biblica, state lontani da questi sobillatori, da coloro che mettono in dubbio la creazione, sostenuta da Gesù Cristo e vari scrittori biblici, e di altri avvenimenti presenti nella Bibbia. Chi manifesta questo spirito, in tutta onestà, possimo dire che è ancora cristiano?

Ho seri dubbi al riguardo.

csssstrinakria
00martedì 20 ottobre 2009 15:14

L'ignoranza e l'arroganza messe insieme ci permettono questo conio: "la sapienza degli imbecilli".

Non c'é differenza fra chi ha causato i disastri in certe zone della Terra e chi dimostra "la sapienza degli imbecilli". Le due classi appartengono alla "criminalità organizzata".

È giusto dare a questi sapientoni una lezione affinché ricordino che prima di aprire la bocca e pronunciare banalità, è necessario un attento studio critico della Bibbia.

Il racconto di Genesi è una favola? Quanto durarono i giorni creativi? Un tempo tutti gli animali erano vegetariani?

Messa in mano ad ignoranti ed arroganti, nelle migliori delle ipotesi andiamo incontro a travisamenti.
Lo stesso discorso vale per coloro che affermano che la Bibbia possa essere interpretata in qualunque modo una persona voglia interpretarla. Questo genere di affermazione cela la diffusa ignoranza del contenuto della Bibbia, dal momento che la sua interpretazione non è così mutevole.

Per sapere se alcune dichiarazioni su eventi futuri hanno più di una applicazione (si tratta di dichiarazioni del Vecchio Testamento che hanno un'applicazione pre-cristiana e poi cristiana), è necessaria una preparazione teologica che si concentra su come interpretare la Bibbia.
Chiamiamola disciplina teologica, ovvero, "Ermeneutica".

Alcuni dei principi degli ermeneutici biblici sono:

1. Considerare reali le dichiarazioni bibliche così come vengono presentate a meno che altri particolari interni indichino altrimenti;

2. Prendere in considerazione il contesto dei versetti scelti prima di raggiungere una soluzione interpretativa;

3. Usare le stesse Sacre Scritture per l'interpretazione delle stesse ogni qualvolta sia possibile.

Naturalmente ci sono altri principi, fra i quali quello dello sfondo storico e quello grammaticale, che valgono o appartengono al senso comune e agli scritti non religiosi.

Questi principi non hanno nessun "valore" per coloro che considerano i racconti biblici come favole o allegorie. In altre parole il loro approccio a molte parti degli Scritti Sacri non è l'approccio ad un libro storico o racconto letterale ma un racconto simile alle favole di Esopo. Solo le occasionali scoperte archeologiche che convalidano taluni avvenimenti o personaggi biblici, cambiano il loro pensiero su un particolare fatto trattato nella Bibbia.

Come ha ben detto Filippo, non possiamo considerare cristiani coloro che beffeggiano la Bibbia.
csssstrinakria
00martedì 20 ottobre 2009 15:42
Il racconto della creazione di Genesi è unico fra gli altri racconti della creazione. Il principio di Genesi si presenta austero e straordinario. Presenta una descrizione grafica degli eventi e dei loro protagonisti.
Chi non resta affascinato dall'astrattezza misteriosa di queste parole: "In principio Dio creò i cieli e la terra"?
Creò, in ebraico bara, è un verbo allo stato perfetto, mostrando così che l'azione di creare i cieli e la terra era completata.
Studiando e confrontando, riconosciamo al libro di Genesi una struttura schematica di sei giorni creativi che si conclude con la formula: "E si fece sera, e si faceva mattina, un .... giorno". Questa formula vuol dire he quello che Dio cominciò nella sera figurativa del giorno creativo, divenne progressivamente chiaro, o evidente, dopo la mattina di quel "giorno".
È degno di nota che nessuna formula conclusiva è usata per il settimo giorno, come se esso non fosse finito.
L'uso di sera e mattina per sostenere l'idea di un giorno come un periodo solare è problematico e non sostenuto dai confronti con altre Scritture e perfino dallo stesso autore del libro di Genesi, Mosè.
Pertanto, studiando seriamente, dimenticandoci della "sapienza degli imbecilli", comprendiamo che la lunghezza di tempo del giorno creativo può eccedere la durata del giorno solare.

F.Delemme
00domenica 19 giugno 2011 15:30

MOLTI sostengono che la scienza smentisce il racconto biblico della creazione. In realtà la vera contraddizione è fra la scienza e le idee dei cosiddetti fondamentalisti cristiani, che non sono i testimoni di Geova come afferma qualcuno, non fra la scienza e la Bibbia. Alcuni di questi gruppi asseriscono, a torto, che secondo la Bibbia tutta la creazione fisica fu completata circa 10.000 anni fa in sei giorni di 24 ore.
La Bibbia, però, non sostiene queste affermazioni. Se lo facesse, numerose scoperte scientifiche degli ultimi 100 anni in effetti getterebbero ombra sulla sua attendibilità. Da un’attenta analisi del testo biblico si evince che non ci sono contrasti con i fatti scientifici dimostrati. Pertanto i testimoni di Geova dissentono dai fondamentalisti “cristiani” e da molti creazionisti.
F.Delemme
00domenica 19 giugno 2011 15:32

L’incipit della Genesi è semplice e di effetto: “In principio Dio creò i cieli e la terra”. (Genesi 1:1) Secondo i biblisti questo versetto descrive un’azione distinta da quelle dei giorni creativi di cui si parla dal versetto 3 in poi. Questo ha profonde implicazioni. In base all’affermazione iniziale della Bibbia, prima che avessero inizio i giorni creativi, l’universo, incluso il pianeta Terra, esisteva già da tempo imprecisato.

I geologi calcolano che la terra ha all’incirca 4 miliardi di anni e secondo gli astronomi l’universo può avere ben 15 miliardi di anni.
"L'età della Terra dovrebbe aggirarsi intorno ai 4 miliardi e 600 milioni di anni. La Terra - secondo la maggior parte scienziati - è più "giovane" rispetto all'Universo, che si sarebbe formato circa 12 miliardi e mezzo di anni fa, all'epoca del Big Bang.
Naturalmente non si può conoscere con precisione l'età della Terra: il problema è dovuto anche al fatto che non si può calcolare in quale momento sia diventata un vero e proprio pianeta." (citazione)
Queste cifre, o i dati più accurati di cui potremmo disporre in futuro, contraddicono Genesi 1:1? No. La Bibbia non specifica l’età effettiva dei ‘cieli e della terra’. Pertanto, la scienza non smentisce il testo biblico.

F.Delemme
00martedì 21 giugno 2011 09:33

Dicendo “In principio Dio creò i cieli e la terra” (Ge 1:1), le Scritture lasciano indefinita la questione tempo. Il riferimento al “principio” è perciò inoppugnabile, qualunque sia l’età che gli scienziati vogliano attribuire al globo terrestre, ai vari pianeti e ad altri corpi celesti. L’effettiva creazione dei cieli fisici e della terra può risalire a miliardi d’anni fa.
Genesi, dal capitolo 1 fino al capitolo 2, versetto 3, dopo aver parlato della creazione dei cieli fisici e della terra (Ge 1:1, 2), fornisce uno schema delle ulteriori attività creative riguardanti la terra. Il capitolo 2 di Genesi, dal versetto 5 in poi, è un racconto parallelo che inizia a un certo punto del terzo “giorno”, dopo la comparsa dell’asciutto ma prima della creazione della vegetazione terrestre. Tratta particolari che non sono menzionati nello schema generale di Genesi capitolo 1. La Bibbia parla di sei periodi creativi chiamati “giorni” e di un settimo periodo o “settimo giorno” in cui Dio, sospese le opere creative terrestri, si riposava. (Ge 2:1-3) Sebbene il racconto di Genesi circa l’attività creativa riguardante la terra non contenga classificazioni botaniche e zoologiche particolareggiate come quelle in uso oggi, i termini che vi sono impiegati abbracciano adeguatamente le principali suddivisioni della vita e mostrano che queste furono create e fatte in modo tale da riprodursi solo secondo le rispettive “specie”.
csssstrinakria
00venerdì 13 gennaio 2012 13:30
La terra è un pianeta ospitale per l'umanità. L'acqua la troviamo in abbondanza ed allo stato liquido. Gli scienziati affermano che a causa di questo si sarebbero sviluppati gli esseri intelligenti.
Questo dimostra che la terra è sempre stata ospitale fino al nostro giorno. Questo è il principio antropico.
Chi afferma cambiamenti straordinari ed evolutivi non ha mai saputo rispondere a molte domande. Ed è per questo, non potendo applicare il metodo deduttivo per mancanza di risposte, la cosmologia opta per il principio antropico. I fatti dimostrano che le condizioni originarie dell'universo, fino ad oggi, sono sconosciuti o pieni di ombre. E non solo, gli scienziati restano muti anche sulle leggi che operarono in quel "principio".
L'uomo è un progetto divino e non del caso.
L'uomo è materia, cellule, molecole, atomi, particelle che conducono ad una fermata obbligatoria: la terra.
L'uomo, nella sua totalità materiale fa parte integrante della terra e della sua storia. È tutto un grande progetto che rimanda alla ragione. L'Universo, la terra e l'uomo sono progetti di Dio.
Non a caso la Bibbia afferma: Genesi 1:1 "In principio Dio creò i cieli e la terra."
Genesi 1:27 "E Dio creava l’uomo a sua immagine, lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina."
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