IPOPLASIA TRACHEALE

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ROCCOmonAMOUR
00lunedì 24 ottobre 2011 23:26
Gentile Marcello,
un mese fa abbiamo preso Agata dal canile, dove era arrivata in seguito ad un sequestro di cuccioli provenienti dall'est Europa, una bulletta di circa 70 gg. Da subito il vet ha constatato che la cucciola presentava scolo mucopurulento bilaterale e frequenti episodi di tosse, E.O.G. nella norma ed un lieve murmure vescicolare rinforzato. Poichè presentava un regolare accrescimento, abbiamo proceduto con la terapia antibiotica con Amoxicillina ed ac. Clavulanico al dosaggio di 20 mg/kg bid, associata con terapia inalatoria con cefazolina diluita con Fluibron bid x 7 gg, sostituita con Clenil sid.
Non vedendo miglioramenti, sono stati effettuati diversi controlli radiografici, dove si è evidenziata una Ipoplasia Tracheale (la trachea di Agata è 1/3 delle dimensioni normali) e di interstizio/broncopatia localizzata soprattutto a livello di lobi polmonari apicali, confermata da una visita specialistica.
Ad oggi stiamo continuando la terapia antibiotica (Synulox 250 mg), adeguando il dosaggio all'accrescimento (peso attuale 9,7 Kg ca), affiancandola all'assunzione di fermenti (Florentero) ed all'aerosol di sola soluzione fisiologica, seguita da massaggio bronchiale, per aiutare l'espulsione del muco. Nonostante questa terapia il rantolo continua ed il muco non viene mai buttato fuori.
Di positivo possiamo dire che la terapia antibiotica non pare averla debilitata: mangia con appetito, è vispa e cresce bene.
A causa di questa terapia continua non è ancora stato possibile effettuare le regolari vaccinazioni.
Chiedevamo un'ulteriore opinione in merito ed eventuali consigli su come gestire la patologia diagnosticata, anche in futuro, poichè ci è stato consigliato un intervento per la riduzione del palato, per aiutarla a respirare meglio, in quanto la trachea è inoperabile.
C'è la possibilità, secondo lei, che con la crescita la trachea si possa allargare? Esiste una terapia più efficace contro questa bronchite persistente? La nostra vet aveva consigliato una broncoscopia con lavaggio broncoalveolare, ritenuta superflua dallo specialista che ha visitato Agata e visionato le lastre. Lei cosa ne pensa?

La ringraziamo in anticipo.
banvivet
00giovedì 10 novembre 2011 12:21
Scusate il ritardo nella risposta, ma in questi giorni le forme respiratorie hanno colpito anche me!
In questo caso Agata mostra tutti i segnali di una bronchite cronica confermati dalle radiografie. Questo tipo di malattie sono aggravate dalla normale conformazione anatomica dei nostri cani come l'iperplasia del palato molle, l'ipoplasia tracheale e la stenosi delle narici.
La terapia fatta fino ad ora va benissimo e con la crescita si può sperare che soprattutto la trachea guadagni un pò in dimensioni.
Per quanto riguarda palato molle e narici spesso si ottengono notevoli miglioramenti con la chirurgia fino alla risoluzione della bronchite.
Il lavaggio broncoalveolare è una procedura diagnostica e non serve per pulire le vie respiratorie. Viene praticato in anestesia e durante l'endoscopia. Dal liquido che si ricava si può eseguire un citologico ed eventualmente un batteriologico.
Se lo specialista ritiene che sia superfluo il lavaggio credo proprio che abbia ragione.
Per esperienza personale ho avuto soggetti con forme respiratorie per molti mesi in perenne terapia antibiotica. In quei casi dove l'espulsione del catarro trovava un grande ostacolo a livello di palato molle (normalmente sono soggetti molto rumorosi nel respiro soprattutto in fase inspiratoria) allora la chirurgia ha sempre dato notevoli miglioramenti.
Saluti Marcello
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