comeunaeco
00giovedì 4 maggio 2006 10:13
Vibrazioni nomadi
di pianto
tutto rappreso in grumo sordo
stinto dagli anni in crepe sulle labbra,
diapason
di scacchi d’anima ferita
mentre correva
su creste e spume di sorrisi.
Alpeggi e ghiacci dal sapor di vetro
onde saline e dune
pinete e rive
impresse nella retina
ri-cor-do
do do do
che ora affiora come tellina vuota
in fiore trasparente
d’aria e di luce.
E tra tenaglie artigli brucia quel tempo,
dilegua quella nota d’acqua e di vento.
T.F.
treA
00giovedì 4 maggio 2006 10:35
Quanto è bella questa poesia!
Mi ha colpito, oltre che per il suo contenuto molto intimo e profondo, anche per il linguaggio elegante e l'uso sapiente delle parole.
Complimenti!
lemieparole
00giovedì 4 maggio 2006 10:47
molto bella davvero...la chiusa, poi, è stupenda....
complimenit, gianni
merlino celtic
00giovedì 4 maggio 2006 18:21
E' singolare come la mente riesca a "recuperare" emozioni viaggiando a ritroso nel tempo.Una poesìa arricchita di immagini lavorate di fine cesello.Ti rinnovo il benvenuto e ti ringrazio per questo incantevole "biglietto da visita"
Giorgio
comeunaeco
00venerdì 5 maggio 2006 17:44
davvero
grazie a tutti dell'attenzione e della cordiale accoglienza! Idea
GocciaDiParadiso
00venerdì 5 maggio 2006 18:27
CARA IDEA VAGANTE
siamo lieti di ospitarti assieme alle tue poesie.... Riesci ad esprimere versi che si trasformano in bellissime immagini x chi ti legge Brava davvero!
magda
Nichilista errante
00sabato 6 maggio 2006 00:50
scrivi veramene bene, ave