[POL-IT] Napolitano: ''Rilanciare l'idea dell'Europa''

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Pertinax
00domenica 21 maggio 2006 20:16
L'omaggio ad Altiero Spinelli, scomparso 20 anni fa
Napolitano: ''Rilanciare l'idea dell'Europa''
Il capo dello Stato a Ventotene: ''L'impegno europeista è un affare non eludibile di forze politiche e sociali. Maggioranza ed opposizione siano egualmente consapevoli del ruolo non secondario dell'Italia''



Nella foto Giorgio Napolitano (Infophoto)

Ventotene (Latina), 21 mag. (Adnkronos/Ign) - Il rilancio dell'idea di Europa come dovere non eludibile delle forze politiche come di quelle sociali e culturali; il rifiuto di ogni chiusura e ripiegamento su illusorie e sterili rivendicazioni nazionali; la negazione dello scetticismo in nome del realismo; una visione nuova per l'Europa alla quale richiamare l'azione dell'Italia e l'adesione convinta delle forze sia di governo che dell'opposizione: sono questi i 'paletti' che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano pianta lungo il percorso ideale che deve portare come sbocco finale a un nuovo ordinamento costituzionale dell'Unione europea. Il capo dello Stato - accompagnato dai ministri dell'Interno Giuliano Amato, dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa e degli Affari europei Emma Bonino - lo fa significativamente da Ventotene, prima tappa del suo settennato: l'isola dell'arcipelago pontino dove fu redatto nel 1941 da Altiero Spinelli (di cui ricorre il ventesimo anniversario della scomparsa) Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni il primo 'Manifesto per un'Europa libera e unita'.

''L'appello che voglio oggi rivolgere - esorta il presidente Napolitano - è diretto a tutte le componenti responsabili della società italiana: rilanciare l'idea di Europa, spingendo lo sguardo oltre tutti i confini nazionali, dare nuovo impulso a un percorso che appare ristagnare''. Un impegno, sottolinea il capo dello Stato, che ''non è affare soltanto delle forze politiche, per fondamentale che sia il loro ruolo; è dovere non eludibile delle forze sociali, della cultura, delle istituzioni regionali e locali, dei movimenti associativi''.

Per Napolitano, infatti, ''non c'è avvenire per l'Italia se non nel rifiuto di ogni stanca tentazione di ripiegamento su illusorie e meschine rivendicazioni dell'interesse nazionale e su sterili abbandoni allo scetticismo verso il progetto europeo''. Infatti, ''se ad una vitale concorrenza tra le imprese si aggiungesse la competizione tra le nazioni europee, sarebbe la negazione stessa della Comunità europea e si abbandonerebbe ogni prospettiva di Europa politica''.

Napolitano non manca di affrontare la questione dello scetticismo che non nasconde essere strisciante in Europa. Esorta il presidente della Repubblica: ''Lo scetticismo si può vincere con un approccio realistico, aperto alla considerazione degli errori e degli insuccessi della costruzione europea'' e quindi ''con visioni nuove, non puramente ripetitive''.

Quello espresso dal capo dello Stato oggi a Ventotene non vuole essere, per sua stessa ammissione, ''un formale omaggio che la Repubblica rende oggi alla figura di Altiero Spinelli: non celebriamo un evento e non rispettiamo una ricorrenza. Piuttosto, ci impegniamo in una riflessione e rivolgiamo un appello''. E proprio dall'incontro odierno di Ventotene, Napolitano si augura che ''vengano concreti contributi alla identificazione dei molteplici nodi da sciogliere, per fare uscire l'Unione europea dalla crisi che l'ha colpita''.

Il presidente della Repubblica sottolinea che, nella missione di far uscire l'Europa dall'attuale momento di crisi, ''all'Italia tocca una parte non secondaria''. L'augurio espresso ad alta voce da Giorgio Napolitano è che ''ne siano egualmente consapevoli le forze di governo e di maggioranza e le forze di opposizione''.

Il capo dello Stato ricorda, a tal proposito, che ''Altiero Spinelli non ebbe pregiudizi e chiusure verso nessuna parte politica, nella sua instancabile opera di persuasione e di mobilitazione per la causa europea''.

La convinzione finale del presidente della Repubblica è che ''l'Europa debba darsi un ordinamento costituzionale: la storia che abbiamo cominciato a scrivere resta dunque ricca di promesse e di responsabilità''.

Poi, al termine della visita al piccolo cimitero di Ventotene, dove ha reso omaggio alla figura di Spinelli, Napolitano ribadisce il suo 'no' a chi alimenta l'antieuropeismo. Il capo dello Stato non nasconde che ''vi è stato un affievolimento un po' in tutta Europa'' dell'impegno e della tensione di popoli e governi nei confronti dell'ideale europeo, spiegando l'atteggiamento registrato non solo nei paesi dove il referendum su Trattato costituzionale della Ue ha avuto un esito negativo anche ''con una perdita di velocità economica e con bilanci pubblici molto appesantiti. Era inevitabile - spiega - che tutto questo suscitasse disincanto e producesse scetticismo''. Ma c'è dell'altro e il presidente della Repubblica non manca di sottolinearlo: ''Poi - accusa - ci sono correnti culturali e politiche di livello molto molto opinabile che alimentano uno stato d'animo, che pur ha un fondamento nella realtà e per il quale bisogna però trovare le risposte giuste''.

il nuovo PdR parla divinamente [SM=x751640]

Altiero Spinelli

Il Manifesto di Ventotene
Per un'Europa libera e unita

[Modificato da Pertinax 21/05/2006 20.18]

smea37gollum
00domenica 21 maggio 2006 22:04
Napolitano mi sta veramente stupendo in positivo!!!
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